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Padre Pizzuti, dieci anni di blog tra Napoli e Genova

Dieci anni fa si accendeva per la prima volta l’indirizzo web https://domenicopizzuti.blogspot.com/, un blog ma non solo: il frutto di un’amicizia tra un ottantenne, gesuita sociologo, operativo nel quartiere Scampia, ed un ventenne, comunicatore e camminatore, operativo nel centro storico di Genova. Un blog che ha generato due libri e centinaia di racconti e riflessioni, tanto sulla realtà socio-ecclesiale napoletana quanto sulla politica e la chiesa a livello globale. A dieci anni di distanza, gli Autori celebrano la ricorrenza con un contributo speciale.


di Domenico Pizzuti, gesuita, classe 1930

Non sono abituato a celebrare anniversari, anche perché ho visto troppe celebrazioni di ricorrenze da parte di preti e religiosi, ma non posso sottrarmi al decennale di un blog Napoli-Genova (12 agosto 2012 – 12 agosto 2022), nato a Scampia dall’incontro con un volontario che portava gruppi di giovani a fare esperienza di servizio tra le case popolari. 

È così: i post del blog Pensieri in libertà sono stati scritti nelle mie varie residenze napoletane di questi ultimi anni, e dal punto di vista redazionale curati da un giovane adulto genovese (grande camminatore) animatore sociale e creativo di grande sensibilità culturale come Giacomo D’Alessandro. 

Neanche intendo procedere ad un bilancio del lavoro di questo decennale e delle reazioni dei lettori. Mi rendo conto che nella mia elaborazione di riflessioni e note che confluiscono nel blog, è rilevante negli ultimi cinquer anni il “Sitz in Leben”, cioè il contesto vitale in cui li elaboro: le case di cura che non mi hanno tolto lucidità, desiderio di conoscenza ed aggiornamento, elaborazione e comunicazione delle mie riflessioni tramite il blog e Facebook ad un certo numero di conoscenti ed interessati.

In questa situazione vitale sono stato incoraggiato specialmente da due donne, Maria e Luisa, operatrici sanitarie dell’Infermeria che mi vedevano al lavoro sui testi, attorniato da una certa indifferenza circostante anche di confratelli. Ho certamente corso il rischio di portare avanti una iniziativa da “intellettuale solitario” con la mente aperta agli avvenimenti riportati dai media.

Dal mio buen retiro napoletano, provvisto di computer e di tv, e naturalmente dell’informazione giornalistica, ho continuato ad aggiornarmi. E dalla riflessione sul mondo che arriva fin nel mio cubicolo ho tratto spesso materia per i post del blog e di Facebook. Ha avuto così seguito un flusso comunicativo ormai lungo un decennio, fatto di riflessioni, note, informazioni, che ha coinvolto un pubblico certamente limitato ma affezionato di lettori.

Senza pretendere di essere esaustivo, voglio sottolineare una serie di tematiche emerse in modo più incisivo.

– L’attenzione alla vita della chiesa e alla sua riforma, non solo da parte di papa Francesco ma di un laicato attivo e riflessivo in comunità, gruppi e movimenti; e naturalmente l’attenzione alla vita ed attività dei Gesuiti della provincia Euromediterranea, che comprende Italia, Albania, Romania e Malta.

– Il tema della guerra e della pace secondo l’insegnamento di Papa Francesco e le reazioni politiche.

– La promozione della donna nella società e nella chiesa, per valorizzarne la presenza e dignità anche nella sfera dei vari ministeri, compreso in prospettiva il sacerdozio. D’altraparte si può facilmente individuare una presenza rilevante di donne tra il pubblico più costante del blog, come tra i contenuti, come l’esperienza di confessione non sacramentale “Mi sono confessato con una donna” che ha ricevuto finora il più alto numero di like.

– La vita politica a livello nazionale e locale, nell’alternanza dei vari governi, con una valutazione critica di alcuni personaggi politici, da Salvini, alla Meloni al governatore della Campania Vincenzo De Luca. 

– Un focus su Napoli e specialmente su Scampia, le sue dinamiche di crescita e sviluppo e la presenza virtuosa di associazioni sociali e culturali che rispondono a bisogni di ragazzi, giovani, persone in difficoltà con le loro attività. È dato rilievo anche alle vicende delle famiglie Rom che da un quarantennio vivono nel campo di Cupa Perillo, con scarse prospettive di uscita verso civili abitazioni, e più in generale alla “questione Rom” nell’area napoletana. 

– Su Facebook ho preso l’abitudine anche di fare posto per rilanciare contenuti sulla vita animale e l’ambiente, per una maggiore conoscenza e rispetto. 

Una selezione dei post dei primi due anni del blog è confluita nel libro-intervista Ripartire dalle periferie. Un ottantenne e un ventenne in dialogo tra politica, chiesa e vita, Domenico Pizzuti, a cura di Giacomo D’Alessandro, Linkomunicazione, Napoli 2014. Una seconda selezione più recente è stata pubblicata nel libro Cercasi popolo. I populisti che ammaliano la società, i clericali che soffocano la chiesa, Domenico Pizzuti, a cura di Giacomo D’Alessandro, Gabrielli Editori, Verona 2021.

Il senso di questo lungo lavoro giorno dopo giorno è stato quello di aiutare altri a leggere e discernere la realtà sociale, culturale e religiosa a noi vicina. Non è solo una comunicazione di pensieri e riflessioni, ma un’opera culturale di conoscenza e discernimento delle vicende sociali, politiche, religiose che impattano con la nostra vita. Un blog vive e persiste nel tempo solo se si verifica una continuità di attenzione da parte di un gruppo di lettori, e così è stato anche per noi. Ci auguriamo che questo incontro virtuale possa continuare e contribuire ad un aggiornamento e confronto continuo, nelle incertezze e nelle contraddizioni che segnano il nostro tempo. Rimane uno scrigno da cui attingere strumenti per interrogarsi, valutare, comprendere. Che aprano ed illuminino i nostri orizzonti nel cammino della vita.

Napoli, 12 agosto 2022
pizzuti.d@gesuiti.it
081/18180208


LE DOMANDE DI PIZZUTI, UNA CHIAVE DELLA VITA

di Giacomo D’Alessandro, camminatore, classe 1990

Non avrei mai creduto che l’esperienza del blog creato insieme a padre Pizzuti sarebbe andata avanti dieci anni, accompagnando fasi così significative della mia esistenza. Devo a questo “legame digitale” continuativo molto dell’approfondimento che ho potuto fare nella realtà di Scampia, e di Napoli in generale, realtà che mi è diventata cara e mi ha insegnato moltissimo. La curiosità iniziale nell’incontro con Pizzuti, la scintilla di interesse verso la realtà napoletana ed il modo di raccontarla, è scattata con alcune domande che da vero sociologo padre Domenico mi ha suggerito, utili nella mia personale indagine sulla chiesa conciliare e l’intervento sociale nelle periferie. Perché in un mondo che lamenta il bisogno di risposte e di affermazioni, sono convinto che ancora la chiave di esistenze dinamiche sia trovare invece delle buone domande da abitare. 

Nei post che Pizzuti ha continuato a pubblicare (e con una speciale cura nei due libri che dal blog sono nati), anche bel oltre il suo “ritiro” forzato per motivi di salute dal “terreno di gioco” delle periferie di Napoli, è possibile trovare l’analisi metodica e lucida di dettagli che a prima vista possono sembrare non prioritari, ma che fanno la differenza nel crescere in una coscienza civile ed ecclesiale strutturata, solida, sensibile, che getta sguardi organici sulla realtà complessa. 

In una società sempre più vorace di contenuti, immagini sui social, parole nelle chat, un flusso dove il dettaglio è secondario e l’attenzione di breve termine, padre Domenico insegna che la lucidità e dinamicità della mente può accompagnarsi ad un metodico e attento studio, ascolto, riflessione che dai dettagli degli eventi pubblici sa rappresentare i caratteri più rilevanti di un passaggio epocale. Caratteri che aiutano a comprendere le manifestazioni in seno alla politica, alla popolazione, alla chiesa, alla comunicazione. La capacità di Pizzuti di tenere sempre e comunque insieme la vita politica e mediatica “da talk show” con i movimenti di promozione umana delle famiglie popolari, dei campi Rom, delle periferie urbane, delle reti associative, è un segreto da imitare e praticare nel tempo. Aiuta ad accrescere l’intelligenza con l’umanità, la dedizione politica con l’affiliazione ad un Vangelo degli ultimi. E ad incarnare ogni età della vita con uno spirito che non smette di sentirsi parte di un’umanità in fermento. 

Anche per questo, per mantenermi a questa scuola costante, ho scelto di continuare in questa disponibilità a curare e pubblicare i post che ogni settimana padre Domenico mi invia per il blog Pensieri in Libertà, e che rimbalzano in automatico tra i blogger del sito nazionale dei Gesuiti italiani. Abbiamo ancora bisogno di scambio tra generazioni, di persone che abbiano il tempo di leggere e pensare, di domande antiche e nuove per affrontare le realtà sempre più feroci e imprevedibili che il mondo – guidato da poteri molto spesso non soggetti al sistema democratico – ci sbatte e ci sbatterà in faccia nei prossimi anni, con tutti i nodi al pettine.

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Camminatore, comunicatore e musicista, Giacomo D'Alessandro vive a Genova. Le prime tracce di un blog ispirato alla figura del "ramingo" sono del settembre 2006. Una lunga e variopinta avventura tra il camminare e il raccontare, in tanti modi, grazie a tanti compagni di viaggio.