diario nomade

Serve tempo per ascoltare la realtà di un territorio. I viaggi rapidi, turistici, sono illusione di aver visto tutto senza sapere realmente nulla. I viaggi controllati, protetti, organizzati in tutto, sono illusione di toccare la realtà di un luogo senza essere mai stati veramente vulnerabili a farsene contaminare.

Questi racconti provengono da viaggi comunque troppo brevi rispetto al tempo che sarebbe necessario, ma non pretendono di rappresentare un paese o un popolo, e non sono comunque mai stati giri turistici. Grazie all’ospitalità di associazioni e comunità, siamo potuti entrare subito dietro le quinte, a contatto con le realtà di frontiera.

Colombia

Dalle periferie di Bogotà alla Ciudad Perdida nella sierra nordica. Passando per l'Oasis di Abrego e Ocana.

Senegal

Un racconto onirico di scorci senza tempo e senza volto da una terra intensa, piccola, inconfondibile.

Ecuador

Dall'Amazzonia petrolera del nord alla costa atlantica terremotata nel Manabì. Passando per le sterminate capitali Quito e Guayaquil.

Etiopia

Dal Centro Blein di Awassa alle montagne aride di Lalibela, dall'altopiano selvaggio di Bale alle danze tradizionali dei giovani.

Perù

Dalle bambine madri di Trujillo alle periferie polverose di Lima. Passando per i monti sacri delle Ande e le attiviste indigene del Lago Titicaca.

Italia

Comunità, gruppi e persone che vivono in direzione ostinata e contraria, salvando e ritrovando un'Italia rurale, urbana, solidale, creativa.

Congo

Il Kivu devastato dal neocolonialismo e dalla guerriglia selvaggia, i missionari che spendono la vita al centro delle disuguaglianze globali.

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