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Così la Chiesa di Genova riprende il largo – Famiglia Cristiana

di Giacomo D’Alessandro e Mirco Mazzoli

“Un tempo sognato che bisognava sognare”. Genova ha chiesto in prestito questo verso ad Ivano Fossati, suo illustre concittadino, per tirare le fila del secondo anno del Cammino sinodale. “Perché il Cammino è questo – ricorda il Vescovo p. Marco Tasca – un tempo sognato atteso da tanta gente da troppo tempo. Non ha obiettivi prefissati, è molto di più. È lasciare tutto ciò che ci appesantisce per seguire lo Spirito. Strutture, abitudini, sicurezze se queste ci chiudono, ci attardano. È correre il rischio di sognare quello che il Vangelo ci chiede in forme sempre nuove.”

Il 10 giugno scorso 700 persone si sono ritrovate nel cuore del Porto Antico per far risuonare esperienze di comunità e cambiamento che nel Sinodo in parte stanno nascendo e in parte – già esistenti – stanno trovando valorizzazione. Un incontro della città “ecclesiale” ma anche con la città “sociale”; la restituzione dei tre Cantieri di Betania e di decine di buone pratiche avviate o risvegliate nelle parrocchie, ma anche l’ascolto attento di movimenti laici come Fridays for Future e ARCI, Music for Peace e
Genova Che Osa. Realtà che ogni giorno si battono per una città più giusta, a partire dalla tutela ambientale di un territorio aspramente cementificato, dall’apertura di spazi e circoli di quartiere, dal coinvolgimento della cittadinanza in un impegno “glocale” che compensi l’ingiusta distribuzione di risorse e il “maltrattamento” lavorativo delle nuove generazioni, enorme problema…

L’articolo integrale è disponibile sul numero 30/2023 di Famiglia Cristiana

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Camminatore, comunicatore e musicista, Giacomo D'Alessandro vive a Genova. Le prime tracce di un blog ispirato alla figura del "ramingo" sono del settembre 2006. Una lunga e variopinta avventura tra il camminare e il raccontare, in tanti modi, grazie a tanti compagni di viaggio.