articoli,  sociale

Liquidi immobili: in Liguria ci sono settanta miliardi di euro fermi in banca

Ehi, Edo, ma lo sai che nei conti in banca dei Liguri ci sono 70 miliardi di euro fermi?! No, dico, immobili! Sono liquidi, contante frusciante, ma pietrificato, cristallizzato nei conti! Non è assurdo?!

Me l’ha buttata lì così Giacomo D’Alessandro questo dato emerso 1 anno fa e da cui nulla, assolutamente nulla, è cambiato.

Ne è uscita una lunga ed ampia conversazione – siamo bravi a svarionare, va concesso – su quei settanta miliardi, sul conflitto e/o sulla alleanza tra generazioni oggi, sulla nostra amata-e-odiata Genova, divoratrice di giovani e produttrice di anziani…fino a quando?!

Edoardo: E allora perché non parlarne noi due, Giacomo, di questi settanta miliardi?!

Giacomo: Ma non lo trovi anche tu assurdo? I Liguri, la Liguria, la regione che non è la Lombardia, avrebbero settanta miliardi di Euro -SETTANTA!- fermi nelle banche, immobili lì…

E sappiamo che non sono soldi di giovani che devono mettere su famiglia, non sono risparmi per il futuro. Sono soldi accatastati a nutrire delle banche e le loro attività finanziarie raramente indirizzate con coscienza dal correntista.

Questa cosa ci dice che la pandemia ancora una volta fa emergere criticità che non sono solo di oggi ma del nostro modo di vivere da tanti anni, e che oggi forse paghiamo ancora di più.

E ci dice anche: abbiamo cinquantacinquemila giovani che negli ultimi 5 anni se ne sono andati fuori dalla Liguria perché qui non c’è lavoro, perché qui si può studiare meno, e per altri leciti motivi… E dall’altra abbiamo una fetta crescente di anziani che rimangono qua – diciamolo – a morire soli, perché alla fine è questo che succede. Perché una società di anziani ha molta meno solidarietà, meno supporto, meno servizi e via di seguito su ogni fronte.

E in tutto questo abbiamo 70 miliardi fermi in banche?!? Alla luce di una pandemia!

E: Eh, bravo, ma quindi che proponi? Perché qui servono proposte concrete, mica…

G: Solo a me, che non sono nessuno, che mi muovo un po’ nell’associazionismo, vengono in mente, così di getto, almeno dieci progetti che con 20-30-50 mila euro domani farebbero grandissime cose! Svolterebbero. Progetti intelligenti ed efficaci ma mai messi a sistema, col risultato di perderli nel tempo. O progetti appesi a budget limitati e faticosi, che se avessero qualche professionista in più mostrerebbero la portata del loro impatto.

Il recupero di spazi abbandonati o vuoti, come forti, cascine, caserme, conventi, ambienti dove ripristinare muri a secco e orti urbani, frutteti, giardini… Progetti che tengono insieme valore sociale, ambientale, culturale, economico e comunitario, ce ne sono tanti in embrione che faticano a decollare o a svoltare. Tutti dicono “uh, che bello, che bello”, “servirebbero dei fondi”. E poi abbiamo settanta miliardi fermi.

Ma così come tante start-up giovanili e imprese. Tanti giovani che vivono in famiglia perché trovare una casa decente è impossibile per gli affitti allucinanti. E ci sono settanta miliardi fermi: vuol dire che non c’è minimamente la percezione che è meglio investire che accumulare.

Chiunque avesse più di tot.mila euro fermi in banca potrebbe – dovrebbe – guardarsi intorno e cercare un’Associazione, un Progetto, una nuova Impresa, un Gruppo di Giovani che hanno una bella idea, e buttarci dentro un po’ di soldi che stanno lì a prendere la muffa. Perchè no?

Una persona che oggi ha 70-80 anni, tra dieci anni cosa mai dovrà farci con 1-2 milione di euro che tiene lì fermi? E ora parliamo di soldi, ma questo vale in generale per i patrimoni, gli spazi, le case.

E: Beh, se hai settanta-ottant’anni ci sta anche uno si preoccupi del tramonto della propria vita, della cura di sé, e del lasciare qualcosa ai propri figli, nipoti…

G: Ma certo, nessuno mette in dubbio questo. Ma stiamo parlando di settanta miliardi di euro, non dei risparmi di famiglia, di una seconda casa, del gruzzoletto messo da parte dalla giudiziosa formica in vista dell’inverno. Parliamo di patrimoni enormi…e polverosi, inattivi, che esprimono la sterilità dell’eccesso.

E: Forse dipende anche dal fatto che molti non sanno cosa potrebbero fare di alternativo…? Oppure qualcuno ci pensa ma non ha delle garanzie: “e i miei soldi dove vanno?

G.: Io credo sia infatti una questione di cultura. E mi chiedo: ma quelle agenzie culturali o educative che avrebbero dovuto preparare un altro tipo di cittadini, cosa hanno fatto?

Sentiamo spesso istituzioni, personalità pubbliche, ambienti ecclesiastici e luoghi di formazione, pontificare: “i giovani bisogna aiutarli ad andarsene di casa, a lavorare, a mettere su famiglia, ad avere protagonismo nelle istituzioni…

Giustissimo. Ma poi? Indicazioni concrete io non ne ho mai sentite.

Continua a leggere su Wall:Out magazine

Condividi
Commenti disabilitati su Liquidi immobili: in Liguria ci sono settanta miliardi di euro fermi in banca

Camminatore, comunicatore e musicista, Giacomo D'Alessandro vive a Genova. Le prime tracce di un blog ispirato alla figura del "ramingo" sono del settembre 2006. Una lunga e variopinta avventura tra il camminare e il raccontare, in tanti modi, grazie a tanti compagni di viaggio.