Di cammini e di ribelli LIVE

Perché i cammini sociali sono una rivoluzione possibile.

Monologo di parole e canzoni sui miei sentieri, tra periferie del mondo, natura e incontro.

Con canzoni di Fabrizio De Andrè, Simon e Garfunkel, Cisco e inediti di Giandil.

In scena: Parma (2019), Bergamo (2019), Genova (2020)

Scheda tecnica: in scena chitarra e voce, amplificazione base, durata 1 ora e 30.


Abstract

Camminare è la nostra rivoluzione possibile. Il passo lento per uscire dalla zona comfort ovunque ci troviamo, ed entrare nella realtà da persone “vulnerabili”, “bisognose”, “perdenti”. Ci chiude al superfluo, ci apre all’incontro.
Ecco perché propongo cammini come esperienza educativa per giovani e adulti. Se gli adulti non convertono la vita, mancano di ispirare i giovani. 
Per una radicalità del camminare, dell’incontrare, del cambiare il proprio modo di stare al mondo per sé e per gli altri, “in direzione ostinata e contraria” come ci ricordano le canzoni eterne di Fabrizio De André. 

Dai miei viaggi in Italia e nel mondo al Cammino dei Ribelli in val Borbera. Cosa spinge le persone a tornare sui vecchi sentieri, cosa ha spinto me a scommettere sul viaggio lento per incontrare e incoraggiare l’essenza di un territorio “abbandonato”. 

Estratto

Mi chiamo Giacomo e sto inseguendo un sogno, un desiderio: diventare un indigeno della mia terra. la sfida che sento è quella di un ritorno alla semplicità, ad uno stile in armonia con l’ambiente che mi nutre e mi realizza. non voglio andare da solo. ma so fin dall’inizio di non poter contare su una folta compagnia. Ho scoperto che viaggiare e incontrare è la chiave per lasciarmi insegnare i passi fondamentali e per raccontare quello che vivo.

Credo che non basti scendere in piazza per il clima. Se continuiamo a vivere come sempre, è l’ennesimo fiume di buone parole. E sull’ambiente non ci sono mezzi termini: o “siamo” il cambiamento che vogliamo, o siamo campane che suonano a vuoto.

C’è una rivoluzione silenziosa in corso da alcuni anni. E’ il camminare. Il gesto più antico del mondo, diventa via di uscita (non di fuga) e motore di cambiamento. Ve ne accorgete, di quante persone rispondono a una chiamata del cammino, anche lontanissime dalla spiritualità si immettono su antichi pellegrinaggi? Camminare è la vera chiave per immergersi. Battesimo significa immersione, è una parola non tradotta. sincera, radicale, efficace immersione. E’ lasciarsi contaminare. Cosa che ti dovrebbe aiutare a rinascere. Dovrebbe aiutarti ad abbandonare una via, alcune vie, per intraprenderne altre. altri modi di stare al mondo, priorità della vita per renderla “piena”. In qualità.

“Cosa ci siamo dimenticati?” ripeteva ossessivamente the young pope di Sorrentino. io ho capito di essermi dimenticato una cosa fondante: di essere nomade. noi umani siamo nati nomadi. Solo di recente ci siamo abituati a difenderci, a corazzare la nostra stabilità. E così perdiamo la capacità di immergerci nella realtà. Di conoscere le lunghe notti a cui il nostro sistema condanna da secoli milioni di persone.

Per questo ho iniziato a camminare. Ad ascoltare chi cammina. E ad infilarmi in punta di piedi nelle periferie dell’esistenza.

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