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    Sempre più connessi. E scontrosi – Il Fatto Quotidiano.it

    Sembra che ci stiamo pacificamente abituando – complice anche il racconto mediatico – a trattare certi temi con superficialità. Forse ci sta bene così, ci sembra sufficiente, ma il risultato pratico sarà gestirli peggio e accumularne la frustrazione. Il complesso fenomeno delle migrazioni e integrazioni continua a essere una sfida cruciale del nostro tempo, e nonostante ciò viene affrontato da buona parte delle persone con la superficialità dei titoli di giornale, degli slogan da disco rotto, delle rabbie di pancia. Difficile dire se esista un crescendo di intolleranza, di insofferenza sociale o in generale della cosiddetta “guerra tra poveri”. Se esista, o se sia l’ennesimo effetto amplificato dalle pervadenti narrazioni mediatiche in cui ci culliamo. E…

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    Tutto quello che vedete al TG è falso – LiguriTutti

    Mi incarognisce particolarmente constatare quante persone ancora (e sottolineo ancora) si formino delle opinioni a partire da ciò che vedono in televisione. Per essere precisi, nel contenitore informativo principe della televisione: il telegiornale. Si dovrebbe condurre un’operazione di pubblicità progresso (e onestà intellettuale) a tappeto, gridando in ogni angolo d’Italia per un mese di fila una sola, irrinunciabile verità: “tutto quello che vedete al telegiornale è falso”. No, non si tratta di complottismo, nè di ideologia o di posizionamento politico. Dico che è falso nel senso che è incompleto. Questa formula del TG che dura mezzora, fatto di titoli e di servizi che durano 3 minuti ciascuno, rende palese, strutturale la semplificazione…

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    Il fascismo ritorna dall’indifferenza – Liguri Tutti

    Al fascismo si arriva attraverso l’indifferenza. In questo momento storico temo particolarmente gli indifferenti, perché lasciano in ombra i “migliori” e danno spazio all’emergere dei “peggiori”. Sebbene il Potere cosiddetto sia ormai chiaramente nelle mani di élite globali economico-finanziarie, e la Politica non abbia più (se mai lo ha avuto) quel potere di intervento strutturale su tutti gli ambiti del vivere, nonostante ciò lasciare il campo a chi grida e sgomita più forte, più selvaggiamente, offre su un vassoio d’argento una bella fetta di potere. Quella che era la delega politica si trasforma nella rinuncia alla selezione, la cui giustificazione è che tanto “non cambia nulla, sono tutti uguali”. Quello…

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    Negli spazi liberati di Napoli – Gli Asini

    Arrivando a Napoli da Genova si sente una sorta di continuità. Sarà il mare, i vicoli scuri, le stradine in salita o quella mescolanza umana fonte di contraddizioni che è tipica di questi grandi centri storici, porti di mare. Da qualche anno a Napoli si occupano, o meglio si “liberano”, spazi urbani degradati, rimasti per decenni a marcire come buchi neri in pieno centro, invisibili laddove i quartieri faticano proprio a prendere respiro. Un giro tra gli spazi liberati, insolito tour, è l’occasione per gettare uno sguardo su questi processi urbani e sociali, a volte spontanei e a volte organizzati, in generale non comuni a tutti i contesti, né semplici…

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    Cosa ce ne facciamo delle periferie? – Liguri Tutti.it

    L’attualità del termine “periferie” ne rivela anche l’abuso e l’insufficienza: cos’è oggi periferia, nel tempo del web e dei viaggi low cost, dell’alta velocità e del pendolarismo sfrenato? E’ ancora valida una banale distinzione centro-periferie? Si può parlare di “centri” quando nelle grandi città sono spesso una cacofonia di traffico, uffici, turismo…sempre meno abitati e umanizzati? E contano più le periferie geografiche o quelle esistenziali, che allora scardinano ogni riferimento di luogo e identificano invece le categorie semplificative dei “disagiati” (senzatetto, immigrati, tossici, ubriaconi, disoccupati, vagabondi, anziani…)? Che dire poi del concetto di periferie globali, rispetto al benestante Nord del mondo? Insomma, già la parola ci pone molti, troppi problemi. Ciononostante,…

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    Siamo un’unica civiltà che cerca la pace – Il Fatto Quotidiano.it

    Si potrebbe iniziare il nuovo anno con alcuni flash: “scontro di civiltà” VS “dialogo tra culture”. Gli eventi che accadono e che intasano giornali e social network ne sono conferma. Riflettere, rileggere e selezionare aiuta anche a disinnescare un grave rischio diffuso: fermarsi alle banalità ripetute a pappagallo, lasciarsi irretire e fomentare dal frastuono di fondo che alcuni cominciano a chiamare “post-verità”. Primo flash – mesi scorsi. Chi l’avrebbe detto che negli Stati Uniti, baluardo del pensiero occidentale democratico, nati da migrazioni, “melting pot” per eccellenza, si verificasse una nuova escalation di scontri tra forze dell’ordine e comunità afroamericane? Con tanto di giovani uccisi a colpi di pistola, per di più dopo otto anni di Presidente “nero”. Secondo flash –…

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    Muri, ponti. A chi presti il fianco? – laGuardia

    Dai grandi sistemi alle piccole cose, il nostro contributo alla pace è essenziale Il famoso “Ti farò pescatore di uomini” di Gesù a Pietro si potrebbe oggi parafrasare in “Ti farò costruttore di ponti”, dal momento che i muri sembrano essere uno dei temi caldi dell’anno appena trascorso. Eh già: il 2016 ha portato con sé una spiacevole panoramica a riguardo. Roberto Saviano ha dedicato al tema dei muri e dell’esclusione la sua trasmissione televisiva di fine anno, “Imagine”. Quali muri? Perché? E quali ponti e “pontefici” nel vero senso della parola? Ripercorriamo insieme alcuni scenari significativi. MURO CONTRO MURO La vicenda più clamorosa è sicuramente la vittoria di Donald Trump prima come candidato repubblicano e poi come Presidente…

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    Terremoto in Ecuador. Intervista al Vescovo Voltolini

    “1000 morti, 12.000 edifici distrutti” è il bilancio del Vescovo di Portoviejo Lorenzo Voltolini, del tremendo sisma avvenuto in Ecuador il 16 aprile scorso e durato pochi giorni nel tritacarne dei media dalla memoria corta. “A fine anno si prevede di concludere la distruzione degli edifici pericolanti, prima di ricostruire”. Ma come Chiesa “abbiamo già cominciato a ricostruire case fin che abbiamo fondi”. “La gente non vuole essere mantenuta” e chiede solo l’aiuto necessario a poter riprendere le attività lavorative e produttive. In visita a Genova monsignor Voltolini, italiano, da 37 anni missionario in Ecuador, parla anche della sua esperienza di “Vangelo della Gioia” tra gli indios e sulla costa…

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    Suq, tra Genova e qualche mondo – LiguriTutti

    Dopo diciotto anni di Suq Festival, sempre più a Genova va in scena il mondo. Possibile, diverso, “un piccolo mondo che fa pensare come potrebbe essere bello quello grande”, come lo ha definito la scrittrice Paola Capriolo. E quanto ci sarebbe da raccontare… E quanti lo dovrebbero fare: perché solo così ha senso che il Suq parli di sé, in un racconto collettivo dei tanti che lo compongono, lo vivono, lo assaggiano. E’ proprio Genova, mi accorgo. E’ la Genova delle serate in cui si esce, degli stranieri che riportano in vita il centro storico con le voci squillanti e le risate, dei genovesi che si incontrano e dei giovani che…

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    Sale della terra – Appunti Alessandrini

    Come si inizia un intervento sulla politica? Facendo presente che la mia generazione (classe 1990) è cresciuta associando la parola Politica alla parola Berlusconi? Provando a spiegare la buona accoglienza che il fenomeno “5 stelle” ha riscosso da subito nelle generazioni under 30? O semplicemente chiedendo conto alle generazioni più adulte di come si sia arrivati allo stato attuale, non tanto della politica quanto dell’omologazione al sistema dominante? Ho molto apprezzato l’intervento di Marco Ciani, parco di ricette, gravido di domande, che evidenzia tanto una preparazione e una passione quanto una capacità umile di aprire e condividere spunti nodali. Sullo stato in cui versa la Politica, da parte mia, viene da…

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    Pasqua in Alta Via alla frontiera dei migranti – Repubblica Genova

    di Rosangela Ursocon intervista a Giacomo D’Alessandrosu Repubblica Genova del 30 marzo 2018 Sulla strada dei migranti verso la frontiera di Ventimiglia. Un gruppo di ragazzi tra i 20 e i 30 anni hanno deciso di trascorrere così, in cammino, i tre giorni che precedono la Pasqua. Sono partiti da Genova giovedì 29 marzo e arrivano a Ventimiglia sabato 31, proprio lì dove i migranti sognano e sperano la propria resurrezione.L’idea è nata tre anni fa a Giacomo D’Alessandro, 27 anni, e Gigi Magnozzi, 32 anni, due amici, genovesi entrambi, che hanno cercato di unire la passione per i cammini al bisogno di un ritiro spirituale nel periodo di Pasqua.…

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    Cosa significa restare umani?

    di Giacomo D’Alessandropubblicato sul blog Suq Genova su ilfattoquotidiano.it Sono dei giorni scorsi gli attacchi violenti e indiscriminati a Bruxelles, ad Istanbul e in Siria. Di sfondo e in parallelo assistiamo alla messa in discussione del trattato di Schengen, con un forte ritorno all’idea di frontiera come barriera, proprio nella “civile” Europa. A Genova abbiamo pianto sgomenti Francesca, una delle vittime di quell’assurdo incredibile incidente stradale in Spagna. Avvenimenti diversi, certo, ma che richiamano non senza una certa angoscia al nostro essere umanità. Dove stiamo andando? Come orientarsi in una realtà complessa, spiazzante, che irrompe a livello anche emotivo in maniera così disarmante? Ci sono quattro docufilm che girano ultimamente, e che mi è capitato di vedere uno dopo l’altro nel giro di…

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    Migranti detto in positivo: si può fare – Il Fatto Quotidiano.it

    Expo dei Popoli e #milionidipassi: chi sono questi sconosciuti? Nella marea di informazione e comunicazione circolata in questi mesi sul tema di migranti e rifugiati, alcune cose vanno fatte passare (o proprio lasciate perdere) mentre altre, cui si è data meno rilevanza, ha senso riprenderle, farle emergere, farne buon uso. Fa pensare che nell’epoca della breaking news, della notizia in tempo reale su una varietà di piattaforme e di fonti, così poca risonanza abbiano avuto campagne significative, utili per ampliare le prospettive di conoscenza e azione di tutti i cittadini. Vogliamo segnalarne due, che ben si collegano a due ambiti in cui il Suq da sempre offre contributi culturali e artistici…

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    L’intercultura ha bisogno di risorse – Il Fatto Quotidiano.it

    di Carla Peirolero, Giacomo D’Alessandro A un mese e mezzo dall’inizio del 17° Suq Festival – Teatro del Dialogo (dal 13 al 24 giugno al Porto Antico di Genova) anche i recenti tragici fatti di attualità sui migranti morti nel Mediterraneo e le nuove ondate razziste in voga da certa parte politica ci spingono a proporre un bilancio delle nostre attività formative sull’intercultura “praticata” nelle scuole liguri, perché non emergano solo criticità e degenerazioni ma anche quei tentativi “controcorrente” che da anni riguardano il nostro Paese, senza mai trovare spazio in un dibattito che potrebbe – sul tema di accoglienza e integrazione – essere decisamente più elevato, fruttuoso e lungimirante. Intercultura va a scuola, giunto quest’anno alla VI edizione…

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    Scontro di civiltà? – ilfattoquotidiano.it

    di Giacomo D’Alessandrosul Fatto Quotidiano del 7 febbraio 2017 Si potrebbe iniziare il nuovo anno con alcuni flash: “scontro di civiltà” VS “dialogo tra culture”. Gli eventi che accadono e che intasano giornali e social network ne sono conferma. Riflettere, rileggere e selezionare aiuta anche a disinnescare un grave rischio diffuso: fermarsi alle banalità ripetute a pappagallo, lasciarsi irretire e fomentare dal frastuono di fondo che alcuni cominciano a chiamare “post-verità”. Primo flash – mesi scorsi. Chi l’avrebbe detto che negli Stati Uniti, baluardo del pensiero occidentale democratico, nati da migrazioni, “melting pot” per eccellenza, si verificasse una nuova escalation di scontri tra forze dell’ordine e comunità afroamericane? Con tanto di giovani uccisi a colpi di pistola, per di…

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    Ripartire dalle periferie. Un libro da Scampia

    A cura di Giacomo D’Alessandro, prefazione di Alex Zanotelli, contiene l’intervista a Domenico Pizzuti, gesuita e sociologo a Scampia, e un’antologia del suo blog-osservatorio da Napoli Scampia. Si parla di periferie, criminalità organizzata, rom, politica e riforma della chiesa. Edito da Linkomunicazione nel 2014 Prefazione di Alex Zanotelli

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    Una periferia a Genova – Il Fatto Quotidiano.it

    “Quando si parla di integrazione a noi ci scappa da ridere. Tutti si riempiono la bocca di parolone ma a noi la Torre di Babele ci fa un baffo”. E’ questa una delle decine di dichiarazioni raccolte nel quartiere Lagaccio di Genova da Enrico Fravega, project manager ed esperto del mercato del lavoro, che ha curato per il Centro Studi Medì – Migrazioni nel Mediterraneo la ricerca Il Lagaccio: l’inclusione ruvida. Concordia convivenza e conflitto nei quartieri di immigrazione. L’osservazione e l’analisi di un quartiere popolare costruito alle spalle della principale stazione ferroviaria genovese fornisce elementi e spunti sulle dinamiche di convivenza, immigrazione e integrazione che possono tranquillamente riguardare o quantomeno sfiorare innumerevoli altre periferie italiane. Se leggendo vi…

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    Goffredo Fofi rivela i 4 comandamenti – Il Fatto Quotidiano.it

    Goffredo Fofi, nostro ospite per l’incontro Suq&Università sulle nuove piazze, esorta a non “disprezzare le maggioranze, ma considerarle come facilmente manipolate: la cultura usata per impedire di vedere in faccia le cose, per ‘distrarre’. Noi siamo sommersi da suoni inutili, parole inutili e immagini inutili. Ma anche invadenti, dannose… Quello che si può fare è resistere e tenere in piedi delle situazioni serie, solide e minoritarie. E’ una scelta essere minoranza eticamente determinata, con dei valori da affermare. Non ci lasciano un minuto soli, hanno paura che noi stiamo soli a pensare”. Possiamo fare poco ma possiamo farlo, e il “decalogo in quattro punti” che Fofi ci ha consegnato è inequivocabile:…

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    A riveder le cinque stelle – Appunti Alessandrini

    Alcuni giorni fa con Agostino Pietrasanta e don Walter Fiocchi ci siamo ritrovati a parlare del fenomeno Movimento 5 Stelle mettendo a confronto visioni e percezioni diverse per appartenenza generazionale e percorsi di vita. Dato per ovvio che dal basso dei miei 23 anni non sono rappresentativo di nessuna categoria, gruppo o esperienza, mi incuriosisce vedere come, a partire da idee e valori perlopiù affini, ci si trovi su atteggiamenti quasi opposti rispetto alla new entry politica targata 5 stelle. A cosa è dovuto un qual certo favore di molti giovani verso la neonata avventura politica, a cosa il netto rifiuto e squalificazione che spesso si incontra in generazioni più adulte, solitamente…